Stefano Tamburini nasce a Roma nel 1955.
Il suo esordio nell'editoria avviene nel 1974 su Combinazioni, rivista romana di controcultura, con la quale collaborerà fino alla chiusura, avvenuta nell'estate del 1976. Per Combinazioni crea le brevi strip di Fuzzy Rat, lo sballato topo antropomorfo preso a prestito da Cal Schenkel, grafico di Frank Zappa.
Della metà degli anni Settanta è anche la sua collaborazione con Stampa Alternativa, agenzia che edita e distribuisce libri e riviste di controinformazione. Per il bollettino della casa editrice romana disegna vignette e illustrazioni ed è inoltre autore di volantini e copertine di libri. È in questi anni che ha inizio la sua esperienza di grafico.
Nel dicembre 1976 incontra Giulio Tedeschi che gli propone di scrivere una storia a fumetti per il numero zero di una nuova rivista in uscita per la casa editrice Tampax. Intitolata Morning Glory, è da considerarsi il primo coerente racconto a fumetti di Tamburini e viene pubblicata nell'autunno del 1977 da Zombie International.
Nel maggio del 1977 fonda Cannibale, il suo maggior merito in campo editoriale, rivista tascabile a fumetti (sullo stile dell'americano Zap) frutto della collaborazione con Massimo Mattioli e Marco ‘Trash’ D’Alessandro. Successivamente entrano a far parte della redazione Filippo Scòzzari, Andrea Pazienza e Tanino Liberatore. Sulle pagine di Cannibale appaiono le prime storie di Ranx Xerox, umano-semi-androide protagonista di avventure mirabolanti nello scenario di una Roma del futuro prossimo, scritte da Stefano e disegnate insieme a Pazienza e Liberatore, col quale consolida il sodalizio artistico nato sulla rivista satirica Il Male.
Nel novembre del 1980 con Vincenzo Sparagna e Filippo Scozzari da vita a Frigidaire, di cui cura grafica e impaginazione. Su Frigidaire proseguono le avventure di Ranx Xerox, ribattezzato Ranxerox dopo le ammonizioni dell'omonima casa di fotocopiatrici, che giudica il fumetto "un concentrato di violenza, oscenità e turpiloquio”. Le storie di Ranxerox sono ora disegnate dal solo Liberatore, che ne ha mutato l'aspetto fisico in un ipertrofica massa di muscoli, operando sul personaggio la caratterizzazione definitiva. Per Frigidaire Tamburini crea un'infinità di illustrazioni, realizza le storie di Snake Agent, sperimentando un innovativo metodo di espressione grafica (disegna gli originali a mano deformando un vecchio fumetto americano per poi alterarne il tratteggio con l'uso di una fotocopiatrice: il primo caso di striscia non disegnata e interamente detournata) e cura con lo pseudonimo di Red Vinyle (parodia dell’allora giovane e esordiente giornalista musicale Red Ronnie) un'ironica rubrica di critica musicale ferocissima.
Nell'ottobre del 1982 sposa Emy Fontana.
Mentre le storie di Ranxerox vengono pubblicate in Francia, Giappone e in molti altri paesi (nel Nord America appare sulla prestigiosa Heavy Metal, edizione canadese della nota Metal Hurlant francese), la sua produzione si apre verso la pubblicità e la moda con la collezione "Vudù", le vetrine per i negozi Vogue e gadgets per la casa farmaceutica Pfizer. Ma Stefano non abbandona mai del tutto la grafica editoriale: di questo periodo sono, infatti, le sue realizzazioni per le testate Vomito, Tempi Supplementari e Zut.
Muore improvvisamente, in seguito a un’overdose di eroina, nel suo appartamento di Monte Mario a Roma, in un giorno non precisato dell'aprile del 1986. Il suo corpo viene ritrovato due settimane circa dopo il decesso, in avanzato stato di decomposizione, da Andrea Pazienza.
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